"Se è vero che il grado di civiltà di una comunità è determinato soprattutto dall'opera onesta e silenziosa della stragrande maggioranza dei suoi membri, è anche vero che a dare onore e fama al luogo natio, diffondendone il nome, sono stati gli uomini illustri."

                    "Sono alquanto numerosi i nuscani che si sono particolarmente distinti nei campi più svariati, dall'ecclesiastico al politico, dallo scientifico al giuridico e al letterario."

                    "Oltre a S. Amato, morto nel 1093, che fu non solo un santo vescovo, ma anche persona dotata di senso politico e di una notevole cultura per quei tempi, qui ci limitiamo a ricordare soltanto i nomi degli autori che hanno tramandato le vicissitudini della cittadina e dei suoi abitanti......."

                                                                                    Prof. Gennaro Passaro

 

                    " Non molte città possono come Nusco, in rapporto al numero degli abitanti, vantare una schiera si grande di uomini che, col loro ingegno e coll'operosità loro, seppero distinguersi ed elevarsi a posti eminenti, aumentando lustro e decoro alla patria. E' vero che a questo contribuì, e non poco, il seminario cittadino, che per tanto tempo e così gloriosamente mantenne in viva luce le scienze e le lettere, ma oltre a ciò bisogna riconoscere ancora innato nei Nuscani l'amore allo studio ed il sentimento del bello. Rileggendo difatti la storia, troviamo che in ogni secolo non mancano di questi uomini. di alcuni non resta che qualche notizia appena, di altri non si ricorda che il nome arrivato per tradizione insino a noi, e solo di quelli più vicini a noi si conoscono la vita e le opere. Nel darne questi brevi cenni diremo solamente ciò che vi ha di sicuro."

Da 

 VIII CENTENARIO DELLA MORTE DI S. AMATO

Patrizio , primo Vescovo e protettore di NUSCO

RICORDO DELLE FESTE DEL SETTEMBRE 1893

NUMERO UNICO

 

-    S. Amato:    nato nel 997 e morto nel 1093, primo Vescovo di Nusco, fu annoverato tra gli uomini più illustri dei suoi tempi per santità e dottrina.

   Ruberto de Ponte: fu signore dei Castelli della Vipera e di Chiusano.

-    Francesco de Ponte: Reggente della Vicaria di Napoli e Conte di Morcone scrisse e stampò un libro intitolato "De Potestate" ed un altro "De origine et progressibus civitatis Nusci"; una copia di quest'ultima opera, assai logora dal tempo, si conserva nella libreria del monastero dei Padri Predicatori in Lucera.

-    Orazio de Ponte: fu Consigliere di Stato, Cancelliere di S. Giacomo e Marchese della Paluda.

-    Giovanni da Nusco: benedettino, fu cappellano e consigliere del Re Ruggiero, morì nel 1162, scrisse la vita di S. Guglielmo.

-    Aitardi di Nusco: giudice imperiale visse ai tempi del Re Manfredi.

-    Francesco de Ponte: nell'anno 1461 a richiesta di Giovannicola Gianvilla, conte di S. Angelo Lombardi e Signore di Nusco, compose un canto in ottava rima sulla vita di S. Amato, opera che fu poi stampato a Napoli nel 1543.

-    Stefano Moscatello: secondo vescovo cittadino, eletto nel 1471 e morto nel 1486 fu seppellito in una cappella della cattedrale allora sotto il titolo di S. Pietro; ma nella rifazione eseguita per monsignor De Arco, disfatto quel sepolcro, le ossa furono con solenne pietà e pompa depositate nel novello tumulo dallo stesso de Arco costruito pei vescovi. Una statua di marmo che lo rappresenta parato pontificalmente è collocata nella parete del pianerottolo della scala che mena al sotterraneo di S. Amato.

-    Guarino de Forma: fu padrone di Trevico (riportato da Falcone Beneventano nelle sue Cronache - Fol. 225).

-    Riccardo de Forma: il De Lollis, parlando di questi ultimi due, dice che da Nusco, loro patria, sieno andati ad abitare a Piedimonte d'Alife, donde passarono in Napoli ad occupare posti eminenti.

-    Giovanni Lamberti: discendente dell'immortale famiglia Lamberti giunse ad essere principe di Salerno.

-    Amato Lamberti: arcivescovo di Salerno.

-    Pietro Antonio Cepalo: medico insigne, vissuto nel 1500 pubblicò varie opere.

-    Giovan Domenico Pepe: visse dopo la peste del 1656; si produsse col suo ingegno e fu Dottore in legge, Vice Duca e Governatore dello Stato di S. Angelo Lombardi, fu Cavaliere dello Speron d'oro e Conte Palatino.

-    D'Amato: arcidiacono della cattedrale di Nusco nel 1752 fu fatto vescovo di Lacedonia.

-    Niccolò de Mita: canonico chiaro per ogni virtù cristiana e per pietà. Nella cappella del Carmine della cattedrale vi ha un modesto monumento di egregio marmo nel luogo del suo sepolcro, morì nel 1785 di anni 89.

-    Amato Maria Santagata: Dottore in Sacra Teologia nel 1793 dette alle stampe la "Vita del Canonico de Mita" e con varie notizie sulla città di Nusco; fu pure Maestro dei Minori Conventuali.

-    Felice Saponara :

-    Gaetano Maria De Sanctis: nato nel 1776 e morto nel 1842

-    Francesco Saverio Pepe: fu promosso alla carica di Procuratore Regio Civile presso il Tribunale di Prima Istanza in Napoli nel 1809; poi fu prescelto per uno dei Giudici del Tribunale di Appello anche in Napoli, e finalmente per Consigliere della Suprema Corte di Giustizia, nella quale dignità morì cieco in detta città nel 1837.

-    Giacomantonio Ciciretti: nato il 31 dicembre 1776 esercitò da prima con lode la medicina e la chirurgia, ma all'epoca dell'occupazione militare fu, per la sua perizia ed integrità di costume, nominato Luogotenente del Circondario di Nusco, e con decreto del 12 dicembre 1808 Giudice di Pace dello stesso Circondario. E volendo quindi proseguire la nobile carriera giudiziaria fu successivamente traslocato nei Circondari di Castelbaronia, Andretta, Montemarano, Bagnoli, Paternopoli. Dopo aver prestato onorato servizio per ben 37 anni, lasciando ovunque desiderio di sè per integrità di carattere e per sapienza giuridica, chiese ed ottenne la giubilazione cogli onori di giudice di prima classe.

-    Nunzio Maria della Vecchia: canonico della Cattedrale di Nusco, fu socio corrispondente di diverse accademie. Nel 1823 dette alle stampe le "Ricerche sulla vera posizione dei Campi Taurasini" e le "Memorie dell'antico Castello di Nusco". 

-    Michele Natale: alla profondità dei suoi studi scientifici e letterari univa i più nobili sentimenti di patriottismo. Subì la carcere e poscia fu esiliato in Tunisi nel 1821. Fu insigne oratore tanto da meritar l'onore di predicare per ben sette volte nel Tempio di S. Pietro in Roma, scrisse anche opere pregevoli di matematiche, morì nel 1863.

-    Pasquale Astrominica: nato nel 1802, morì nel 1875. Canonico Teologo della cattedrale, versatissimo nelle scienze e nelle lettere fu uno dei più bravi discepoli di Basilio Puoti. Fece parte di varie Accademie estere e nazionali, quali l'Accademia Etrusca di Cortona, quella di Pistoia, di Arezzo, di Siena ecc. Insegnò in molti istituti e pubblicò per le stampe "L'Elogio Storico di S. Amato", e la "Versione dal francese della Mitologia comparata alla storia del Tressan" e le "Instituzioni di Algebra". Rimangono molte opere inedite.

-   Giuseppe Teta: 

-     Stefano Ciciretti :  

-  Eliodoro Capobianco: nato nel 1861, morto nel1936

Piero Capobianco: nato nel 1878 e morto nel 1943

Giuseppe Passaro:  

  Agostino Astrominica :

  Ciriaco De Mita  :    -  

-     Vincenzo Napolillo :

 Gennaro Passaro