La città di Avellino, che dista 60 Km. da Napoli e 34 Km. da Salerno, rappresenta la base di partenza per tutta l'Irpinia. Deriva dall'antica Abellinum sannita-romana, i cui resti sono presso l'attuale Atripalda.

        Conserva ruderi del Castello Longobardo. Da visitare il Duomo con la preziosa Cripta romanica e l'annesso museo, di recente istituito.

        Della civiltà seicentesca restano la fontana di Costantinopoli, la Torre dell'orologio, l'Obelisco a Carlo II d'Asburgo, la restaurata Dogana medioevale. Importante la biblioteca provinciale con oltre 150.000 volumi; di grande interesse storico il Museo Irpino che custodisce gran parte dei reperti archeologici della Provincia, con annesso Museo del Risorgimento e Pinacoteca, che accoglie, fra l'altro, un meraviglioso presepe settecentesco.

        Da Avellino, proseguendo verso nord-ovest, superato il Corso ed il lungo Viale dei Platani, si raggiunge Mercogliano ed Ospedaletto, attrezzate località climatiche e collinari. 

        Da Mercogliano (m. 660 slm), con la funicolare, in 7 minuti, si può raggiungere, sul Monte Partenio, il celebre Santuario di Montevergine a m. 1270 slm, da cui si gode un suggestivo panorama. Consacrato a Cibele, caro a Virgilio. Vi salì in portantina Celestino V, e in seguito, anche Caterina di Valois. L'annessa abbazia settecentesca di Loreto a Mercogliano conserva suppellettili e arazzi di pregio ed una biblioteca che raccoglie pergamene, bolle pontificie ed Incunaboli di altissimo valore. 

             

        Ritornati al casello dell'autostrada Avellino-Napoli, proseguendo verso ovest, si raggiunge il Santuario di S. Filomena a Mugnano del Cardinale e, quindi Avella, l'antica Abella, di cui restano interessanti testimonianze archeologiche anche del periodo romano ed etrusco.

        Se si prosegue da Ospedaletto verso nord est si incontrano lungo la fascia pedemontana del Partenio ridenti località di soggiorno estivo come Summonte, Pietrastornina e S. Martino Valle Caudina dove è, ben conservato, il Castello Longobardo.

        Sempre dal capoluogo, verso nord, si incontra la Basilica paleocristiana di Prata, con annesse catacombe.

        Poco oltre si sale alla storica Montefusco, nota per un fiorente artigianato che produce lavori all'uncinetto ed al tombolo. Nelle vicinanze vi è Tufo dove si produce e si può acquistare il pregiato vino D.O.C. "Greco di Tufo".

          Ad est, per la statale, troviamo Mirabella  Eclano, l'antica Aeclanum, zona archeologica conosciuta anche per l'agreste rito settembrino del "Carro di paglia", mentre a Fontanarosa "l'Obelisco di paglia" che traggono origine da antichi riti propiziatori o di ringraziamento della gente dei campi per il raccolto.

        Lungo questo itinerario deviazione per Taurasi, luogo di produzione di vini pregiati, e per Fontanarosa, rinomata per i prosciutti.

        A nord saliamo ad Ariano Irpino, vivace ed ospitale cittadina situata in zona panoramica a 820 m. slm, dominata dal castello Normanno e dalla splendida Villa Comunale.

        Di nuovo a sud, superata Frigento e la Valle d'Ansanto, nei pressi di Rocca S. Felice, dove è la mefitica "Bocca dell'Inferno", di cui parla Virgilio nel l'Eneide, s'incontra S. Angelo dei Lombardi, l'Abbazia Medioevale del Goleto con l'annesso Museo ed ancora Nusco, il "Balcone dell'Irpinia" (914m. slm) ridente cittadina.

        Scendendo verso Contursi e Salerno si giunge, presso Caposele, a Materdomini, dove sorge l'antico Santuario di S. Gerardo Majella (oggi modernamente ricostruito  dopo i danni irreparabili provocati dal sisma del 1980).

        Si riprende da Avellino con un altro itinerario. verso sud si incontra la verde Serino; breve deviazione per Solofra in una verde conca con la Chiesa Collegiata di S. Michele che conserva preziose tele dei pittori Guarino e Solimene.

         Ad est, percorrendo la suggestiva strada turistica, prima di raggiungere Montella, compare la deviazione verso la vetta del boscoso massiccio del Terminio (m. 1786). Visita a Montella del Monastero di S. Francesco a Follone e del relativo Museo (sec. XIII) e dell'abbazia del SS. Salvatore. Infine, dopo Bagnoli irpino, il nostro itinerario si conclude al lago Laceno a m. 1043, dove nell'ampia conca montuosa è sorta un'attrezzata e vivace località di sports invernali meta di sciatori e di turisti.