San Francesco a Follone
La leggenda narra del passaggio di San Francesco per Montella, nel 1222, di ritorno da Monte San- t'Angelo (sul Gargano, in Puglia) dove spesso si recava. Non avendo ricevuto ospitalità in paese, trovò riparo sotto un albero nel bosco Follone. Durante la notte nevicò ma, stra- namente, quell'albero non fu toccato dalla neve. Venuto a conoscenza del prodigio, il signore del paese, Ragone Balbano, conte di Conza e Montella, gli offrì ospitalità ma Francesco preferì ripartire lasciando sul posto alcuni frati affinchè edificassero un romitorio. Il primo romitorio, dedicato all'Annunziata, è visibile ancora oggi sotto il pavi- mento della sacrestia. Si tratta di una piccola chiesetta di struttura semplice: un unico vano con la copertura so- stenuta da piccole colonne di piperno. Agli inizi, come era consuetudine ai tempi di San Francesco, i frati costruirono nei pressi della Chiesa delle semplici abitazioni di legno e, negli anni suc- cessivi, opere in muratura. Un antico muro inglobato nel chiostro quattro- centesco testimonia ancora oggi i continui lavori di ampliamento. Sotto il conte Troiano fu costruito il campanile che porta alla base l la data del 1515 ed il prònao davanti all'ingresso della grande Chiesa costruita nel duecento di fianco al primo romitorio. Il Convento venne soppresso nel 1808 per le leggi napoleoni- che e soltanto nel 1932 vi ritor- narono i frati. Sia il convento che la Chiesa posseggono pregevoli opere d'arte. Attualmente il Convento ospita nei suoi locali, oltre a una comunità di frati, anche numerosi gruppi per incontri e ritiri spirituali. Visite sono organizzate per il Museo allestito dalla Sopraintendenza nel chiostro del quattrocento e nel refettorio del cinquecento.
Per una più approfondita informazione Vi rimandiamo al sito: www.francescani.it