Amato nacque a Nusco agli inizi dell'anno mille da Landone ed Adevige.

                        I primi anni della sua infanzia li trascorse in famiglia dove apprese i fondamenti della dottrina cristiana. Successivamente, all'età di sette anni, fu affidato alle cure di un sacerdote che lo guidò durante i primi studi.

                        Appena giovane, decise di intraprendere la via del sacerdozio e , sebbene a malincuore (era l'unico loro figlio), i genitori acconsentirono e lo condussero a Salerno dove continuò gli studi. Fu ordinato sacerdote in giovanissima età.

                        Ritornò a Nusco e, spogliatosi di tutti i suoi beni, si dedicò completamente ai poveri, agli oppressi. Organizzò le forze popolari intorno al castello, consolidando un'amicizia, non solo formale, con il signore del tempo.

                        L'ammirazione di Roberto il Guiscardo, giunto sul Montegugliano per la distruzione del paese che Amato riuscì ad evitare con una pastorale mediazione e quella dell'Arcivescovo di Salerno Alfano, per l'opera evangelizzatrice, elevarono Amato alla consacrazione di Vescovo della Diocesi di Nusco: tale avvenimento, conferì a Nusco il nome di Civitas.

                        Amato Landone fece edificare in Nusco la cattedrale, dedicandola a Santo Stefano e una cappellina in onore di Papa Leone IX, che, alla testa del suo esercito, si era fermato nelle contrade di Nusco, prima di essere sconfitto dal Guiscardo e portato prigioniero a Benevento.

                        Fece grande opera di evangelizzazione anche nei Comuni limitrofi e si adoperò anche per la costruzione, non solo materiale, di chiese in Bagnoli Irpino, Cassano Irpino  e sul Laceno.

                        Predicò amore fino all'eroismo e fu appunto il suo eroismo a portarlo alla santificazione.

                        Nella seconda metà del 1093, si ammalò gravemente  e una mattina chiamò a sè un notaio per redigere testamento disponendo il lascito dei suoi beni, ricevuti in eredità  dopo la morte dei genitori, in favore della Chiesa di S. Stefano.

                        Morì il 30 settembre 1093.

 

 Da Sant'Amato da Nusco  del Prof. Giuseppe Passaro

                "Il primo documento storico, di cui siamo a conoscenza e nel quale si fa riferimento ad Amato, con l'appellativo di "Santo", è del 23 settembre 1311. Il re Roberto ordinò dei provvedimenti, in seguito ad una sommossa scoppiata in Nusco, contro il feudatario Filippo De Giamvilla e sua moglie, Ilaria de Sous, i quali erano stati offesi, mentre assistevano ai divini uffici, nella "Chiesa di S. Amato".

 

Per una approfondita conoscenza sulla vita di S. Amato vi rimandiamo a:

Giuseppe Passaro - Sant'Amato da Nusco - Tipografia Napoletana - Napoli