Lanciano
Le origini di Lanciano risalgono addirittura all’epoca paleolitica. La città
fu fondata da Solima, compagno di Enea e fondatore anche di Sulmona, il
quale, per onorare la memoria di un suo compagno, Anxa, fondò la città
chiamandola Anxanon o Anxia (poi col tempo divenuta Ansiano e Lanciano).
Verso l’anno 1000 a.C., le popolazioni originarie di una vasta zona
dell’Italia centro-meridionale, furono assoggettate dagli Osco-Sabelli che
originarono i popoli Italici: Umbri, Sabini, Volsci e Sanniti. Dai Sanniti
discendono i Frentani che si stabilirono lungo il litorale
Abruzzese-Molisano tra il fiume Pescara e il fiume Fortore, verso l’800 a.C.
Fin qui le origini. Poi ovviamente la storia di Lanciano prosegue con
dominazioni e conquiste di questo o quel popolo, come un po’ in tutti i
paesi italiani, fino all’Unità.
Oggi Lanciano vive attorno al Santuario del Miracolo, vero polo di
attrazione turistica religiosa. Ecco in breve il racconto del Miracolo, come
si legge in una nota del 1631 “Ad perpetuam rei memoriam”: “…un monaco, il
quale, non ben fermo nella fede, letterato nelle scienze del mondo, ma
ignorante in quelle di Dio, andava di giorno in giorno dubitando, se
nell’Ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel Vino vi
fosse il vero Sangue.
Mentre dunque una mattina, nel mezzo del suo
sacrificio, dopo aver proferito le santissime parole della consacrazione,
più che mai si trovava immerso nel suo antico errore, vidde (oh favor
singolare e meraviglioso!) il Pane in Carne ed il Vino in Sangue converso.”
Il fatto probabilmente avvenne tra il 730 e il 750
d.C., ma nonostante studi approfonditi una data certa ancora non c’è.
La teca contenente l’eucarestia divenuta carne e
sangue è conservata gelosamente ed esposta alla venerazione sul nuovo altare
principale, nel tabernacolo più alto, reso accessibile prima dai lati, ora
dal retro, mediante agevole scalinata e dotata di attrezzatura per
handicappati fin dal 1989.