Le foto sono di Sergio Ebreo
Il Seminario di Nusco ha una storia controversa: la sua costruzione fu voluta dal vescovo Francesco A. Bonaventura ed i lavori furono eseguiti a decorrere dal 1754. Nel novembre del 1760 fu aperto alle giovani vocazioni.
All'epoca dell'occupazione francese fu chiuso e in quel periodo andarono perduti alcuni libri della biblioteca, anch'essi donati dal predetto vescovo.
Patì altre chiusure ed aperture, ma sotto l'episcopato di Francesco P. Mastropasqua e Michele Adinolfi raggiunse la meritata fama.
Diversi prelati usciti dal Seminario meritarono il trono vescovile, tra questi i nuscani Giuseppe Teta, titolare di Oppido Mamertino e Felice Del Sordo di Pedimonte D'Alife. Si affermarono come laici, ma sempre educati in Seminario, Felice della Saponara, deputato e giurista; Francesco S. Pepe, consigliere della Suprema Corte di Giustizia di Napoli; Francesco Tedesco di Andretta e Michelangelo Cianciulli di Montella, ministri di stato.