Nusco
Non c’č ragione al mondo, anche se rara,
che ti faccia scordar, mia terra cara.
Roccia robusta, molto su, in montagna,
e tutt’intorno estesa la campagna,
ove la gente si coltiva il pane
a cui, geloso, fa da guardia un cane.
Antico il centro con palazzi austeri
case superbi d’antenati fieri.
Strade pulite, tanti i violetti,
coppi d’argilla sopra tutti i tetti.
Profuma l’aria di purezza antica,
gode lo sguardo una bellezza amica.
Alto, superbo, con indubbio stile,
imponente sovrasta il campanile.
Rosso il tramonto che prelude, a sera,
la dolce calma che ciascuno spera,
quando il pensiero corre ai nostri cari
che fůro in questa terra…senza pari.
Andrea Sichinolfi