Settembre 1893

                

                                        A niuno certamente avrà potuto recar meraviglia il grande e sincero entusiasmo con cui i Nuscani da più anni si son preparati a solennizzare con la maggior possibile sontuosità l'ottavo centenario di S. Amato.

                                        L'amore e la devozione profonda che Nusco, com'era suo dovere, ha sempre professato a S. Amato, sono a tutti ben noti. Lusco di gran cuore venera S. Amato come il suo più illustre cittadino, il suo più grande benefattore, il vero padre della patria. ed è per questo che la soave ricordanza della grandiosità delle feste del settembre 1893 non si dileguerà così presto nell'animo nostro.

                                        Lo splendido apparato festivo del paese, le ricche e deliziose luminarie, i vivissimi fari elettrici, gli armoniosi concerti delle più scelte e rinomate bande musicali, la gran folla di forestieri accorsi a partecipare alle gioie delle nostre feste, tutte queste cose ci torneranno spesso alla mente a rammentarci con quanta giocondità passavano i bei giorni, in cui S. Amato e le sue feste erano l'unico e caro oggetto dei nostri pensieri, de' nostri affetti, delle nostre gradite occupazioni.

                                        Resteranno poi a testimonianza perpetua dei solenni festeggiamenti non solo il marmoreo monumento, ma ancora i restauri della cattedrale. Infatti quelle vaghe ed artistiche tinte, quei leggiadri fregi d'oro che fanno si bel risalto su' magnifici ornati di stucco, han reso veramente bella e decorosa la nostra cattedrale, che da qui innanzi sarà sempre ed a buon dritto l'ammirazione de' forestieri. I nuscani intanto ne sapran sempre grado all'Illmo Monsignore Consenti che efficacemente volle e caldeggiò tali restauri, come sentono ora il dovere di tributar meritate lodi all'ingegnere Francesco della Corte, che ideò e diresse con rara perizia ed arte finissima, ed al decoratore Alfonso Mongelli che con grande abilità e perfezione eseguì i lavori di restauro.

                                        Soprattutto però i nuovi abbellimenti della cattedrale ci fanno crescere nell'animo immensamente l'amore e la gratitudine a S. Amato, giacché se per essi sin son potute sostenere ingenti spese, è stato appunto perchè egli col suo generoso e memorabile testamento, legandole tutto il suo patrimonio, arricchì la nostra chiesa di vistose rendite, che ne conservano sempre splendido il culto ed il decoro.

                                        Ed or egli è bello ed opportuno far qui menzione di tutti quegl'illustri personaggi che han contribuito a rendere straordinariamente splendide e magnifiche le feste dell'ottavo centenario di S. Amato.

                                        

 

 Da " Numero unico VIII CENTENARIO DELLA MORTE DI S. AMATO"

 Ricordo delle feste del settemmbre 1893